Il filling glandulare è una metodica non chirurgica recente, messa a punto dal Dr. D.G. Moon nel 2004.
Consiste nell'iniezione di acido ialuronico (un filler totalmente riassorbibile) all'interno del glande, in sede superficiale intradermica, mediante anestesia locale e ago sottile.
il suo scopo è triplice:
Questa procedura consente da un lato di aumentare il volume del glande, dall'altro di ridurre la sensibilità del glande stesso, combattendo efficacemente l'eiaculazione precoce.
Gli studi clinici effettuati hanno dimostrato l'innocuità e l'efficacia della metodica. I risultati infatti sono da considerarsi molto soddisfacenti, sopratutto per quanto riguarda la correzione della precocità di eiaculazione.
In questo campo le terapie attualmente adottate sono molteplici, e differiscono notevolmente a seconda della causa scatenante il problema.
Si va dall'uso di farmaci antidepressivi e ansiolitici agli esercizi fisici con e senza la partner, ed anche terapie psicologiche di carattere cognitivo-comportamentale, sino alle pratiche chirurgiche quali circoncisione e/o neurotomia glandulare. Quest'ultime, anche alla luce della presenza di sempre più frequente riscontro di ipersensibilità del glande, rappresentano a tutt'oggi l'unica vera soluzione definitiva al problema, anche se non risolutive nella totalità dei casi a causa di fattori strettamente personali, variabili individualmente .
L'ipersensibilità del glande, condizione acquisita geneticamente o secondaria a infezioni ripetute (balano-postiti) o altre condizioni, è infatti a tutt'oggi ritenuta la causa più frequente di eiaculazione precoce.
La terapia farmacologica, per quanto frequentemente utilizzata, rappresenta solo la cura del sintomo ma non della causa scatenante, e quindi il suo effetto termina al cessare dell'assunzione, con ripresentazione del problema a breve.
lo stesso dicasi per la pratica, anche costante, degli esercizi fisici.
infine, la terapia cognitivo-comportamentale ha dato risultati positivi in un esiguo numero di casi, è gravata da un alto tasso di ricadute, e la durata può anche essere notevolmente prolungata nel tempo.
La sola terapia che può risolvere alla radice, cioè definitivamente il problema, è senz'altro la circoncisione con neurotomia glandulare, a causa del suo effetto di riduzione della sensibilità del glande. Tuttavia, vi sono una minoranza di casi in cui questa risulta scarsamente o, ancor più raramente, totalmente inefficace. Inoltre si tratta pur sempre di un atto chirurgico, e sebbene presenti numerosi altri vantaggi (miglior igiene, netta riduzione delle malattie sessualmente trasmissibili, rapporti globalmente più soddisfacenti, ecc...) non è da tutti accettata.
In tutti questi casi è ora possibile utilizzare questa nuova metodica, i cui risultati, come dimostrano studi ed esperienza clinica, sono decisamente soddisfacenti in una alta percentuale dei casi.
Gli studi clinici hanno dimostrato l’efficacia di tale metodica nel 75% dei casi trattati, sia in termini di aumento dei tempi del rapporto sia come soddisfazione propria e della partner.
Descrizione della metodica
La procedura è assolutamente semplice, veloce e priva di complicanze.
Nello specifico, dopo aver anestetizzato il glande con una pomata anestetica, viene iniettato acido ialuronico subito al di sotto dello strato superficiale del derma, creando così un aumento di volume del glande e soprattutto una barriera fisica tra ambiente esterno e terminazioni nervose sottostanti, riducendo così la sensibilità. In questo modo, i tempi si allungano sino a sei volte rispetto a prima.
L'acido ialuronico è un polimero di sintesi, assolutamente anallergico ed usato da tempo per altri scopi estetici (riempimento di labbra, zigomi, rughe e altro ancora). Tale sostanza è totalmente riassorbibile, ma mentre nel volto il suo effetto cessa dopo 4-5 mesi, grazie alla particolare struttura del glande in questa sede permane per oltre un anno, come dimostrato dagli studi clinici.
Non è quindi definitivo, ma facilmente ripetibile ogni anno con una procedura ambulatoriale, veloce e del tutto indolore.
Risultati
Gli studi clinici hanno dimostrato l’efficacia di tale metodica nel 75% dei casi trattati, sia in termini di aumento dei tempi del rapporto sia come soddisfazione propria e della partner (vedi tabella).
Può quindi essere utilizzato anche solo per quest’ultimo scopo, o in associazione all'intervento di ingrossamento del pene (lipopenoscultura), con il quale si aumenta il volume dell’intero corpo del pene ma non del glande stesso.
Dal punto di vista della sensibilità, nel soggetto non precoce non vi saranno significative variazioni.
In conclusione, questa metodica è da considerarsi praticamente innocua, semplice e assolutamente soddisfacente. Nei rari casi in cui risultasse inefficace non provocherà alcun effetto collaterale o complicanza.
Il prof. Alessandro G. Littara è un'autorità nella chirurgia plastico-estetica genitale maschile grazie al suo lavoro pionieristico sulla falloplastica, una tecnica che ha praticato fin dagli anni '90 e che ha continuamente modificato, migliorato e perfezionato durante la sua esperienza personale di migliaia di casi provenienti da tutto il mondo. E’ autore ad oggi di oltre 5000 interventi di falloplastica, che lo portano ad essere uno dei chirurghi universalmente più esperti nel settore. Il suo costante lavoro di ricerca lo ha portato a perfezionare continuamente le metodiche, che rappresentano un punto di riferimento internazionale e materia di insegnamento nella sua International Academy in Penoplasty. In particolare, la sua ricerca della soluzione più efficace con salvaguardia assoluta della sicurezza, lo ha portato a sviluppare una metodica originale che non prevede, sia per l’allungamento che per l’ingrossamento del pene, l’utilizzo di alcun materiale estraneo all’organismo. Nella sua Accademia, il Dr. Littara ha formato nei primi 3 anni oltre 50 chirurghi provenienti da varie parti del mondo, e che sono stati istruiti ed abilitati all’utilizzo di tali metodiche.
Formatosi (1991) presso il Centro di Andrologia dell’Università di Pisa (diretto dal Prof. G.F.Menchini Fabris), attualmente presta opera di collaborazione esterna. Presso tale Centro si è perfezionato in Operatore di moduli di Andrologia e in Sessuologia Medica.
Inoltre ha collaborato per vari anni con l’Istituto di Chirurgia Generale II – Unità Operativa di Endocrinochirurgia (diretta dal Prof. P.Miccoli), dell’Università degli Studi di Pisa, per quanto attiene alla pratica chirurgica.
Ha usufruito in chirurgia uro-andrologica dell’insegnamento pratico del Prof. E. Belgrano (direttore della clinica urologica dell’Università di Trieste) e del Prof. F. Carmignani (direttore clinica urologica Università di Genova) per oltre cinque anni, rimanendo al corrente di tecniche di chirurgia uro-andrologica e di urologia ginecologica d’avanguardia.
Ha effettuato un periodo di aggiornamento presso l’Istituto S. Raffaele di Milano nel reparto di Urologia diretto dal Prof. Rigatti.
E’ stato responsabile della branca di andrologia-sessuologia medica e chirurgica presso la Casa di Cura "Mercurio-Quisisana" di Montecatini Terme (PT), dove ha partecipato a circa 1000 interventi di chirurgia andrologica, uro-ginecologica e chirurgia generale in qualità sia di primo operatore che di aiuto.
Ha partecipato come discente alla "Scuola Europea in Andrologia e Chirurgia Andrologica", organizzata dalla Società Italiana di Andrologia presso centri europei di riconosciuta eccellenza.
Attualmente esercita attività libero-professionale inerente la diagnosi e terapia, medica e chirurgica, delle patologie di pertinenza uro-andrologica, uro-ginecologica e sessuologia. E' Professore a.c. di Chirurgia Ricostruttiva Uro-genitale presso l'Università di Pisa. E’ l’ideatore della nuova figura professionale medica specialistica del "chirurgo sessuale".
Ha partecipato in qualità di relatore a numerosi congressi di carattere uro-andrologico e plastico-estetico (Società italiana di Andrologia; European Society of Aestethic Surgery; società italiana di Medicina Estetica, e altri)
E’ collaboratore di Radio 24 per quanto riguarda l’andrologia medica e chirurgica, e la sessuologia. Collabora con quotidiani nazionali, riviste settimanali e mensili a larga tiratura e programmi televisivi nazionali e regionali. Ha ideato e condotto per due anni una trasmissione radiofonica rivolta alla sessuologia presso una radio locale toscana ("SexOS"). Partecipa in qualità di esperto della materia alla trasmissione "istruzioni per l’uso" condotta da Emanuela Falcetti su Radio1 e Rai 3.
Ha costituito (e ne è il responsabile) a Milano il "Centro di Medicina Sessuale", dove vengono trattate tutte le patologie della sfera sessuale e riproduttiva maschile e femminile. Gestisce un’equipe multidisciplinare, formata da andrologi, ginecologi, specialisti in riproduzione assistita, psico-sessuologi, psichiatri, chirurghi plastico-estetici e avvocati.
Ha effettuato il training presso il Laser Vaginal Rejuvenation Center di Beverly Hills, diretto dal Dr. David Matlock, per l’apprendimento delle metodiche di laser chirurgia genitale femminile. E’ chirurgo affiliato e abilitato alle procedure DLV (Designer Laser Vaginoplasty), LVR (Laser Vaginal Rejuvenation) e G-Spot Amplification presso tale centro.
Visita a Milano (presso il Centro di Medicina Sessuale, sede principale) e periodicamente a Roma, e collabora con strutture specializzate nella terapia dell’infertilità di coppia.